Pubblicato in Gazzetta il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 marzo 2025 recante le “Modalità di esecuzione dell’Inno nazionale, ai sensi dell’articolo 1 della legge 4 dicembre 2017, n. 181“.
Il decreto, adottato ai sensi dell’art. 1, comma 2, della legge 4 dicembre 2017, n. 181, disciplina le modalità di esecuzione dell’Inno nazionale nelle occasioni previste dall’art. 2 del decreto, fatto salvo, per tutti gli altri casi, il rispetto dei valori e delle forme di cui al comma 1 del medesimo art. 2.
L’Inno nazionale èp uno dei simboli rappresentativi della Repubblica Italiana e deve essere eseguito rispettandone il valore storico e ideale. Durante l’esecuzione i presenti sono in piedi, in posizione composta, in silenzio oppure partecipando col canto.
Nelle cerimonie alla presenza di una bandiera di guerra o d’istituto, ovvero del Presidente della Repubblica, nonché in occasione delle festività nazionali, in Italia e all’estero, l’Inno nazionale, senza l’introduzione iniziale, è eseguito ripetendo due volte di seguito le prime due quartine e due volte di seguito il ritornello del testo di Goffredo Mameli, come previsto dallo spartito originale di Michele Novaro.
La partitura e la registrazione audio, eseguita dalla banda interforze, di riferimento per l’esecuzione orchestrale o bandistica dell’Inno, sono pubblicati sul sito istituzionale del Governo, a cura del Cerimoniale di Stato. Sul medesimo sito sono pubblicati, quali riferimenti, gli autografi dello spartito musicale di Michele Novaro e del testo de «Il Canto degli Italiani» di Goffredo Mameli.
Fonte: Gazzetta Ufficiale