Con l’insediamento della Commissione tecnica di valutazione, è stato completato anche l’ultimo passaggio per attivare i due Comparti per la concessione delle garanzie e dei contributi in conto interessi in cui si articola il Fondo
Inizia l’operatività del Fondo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale, previsto dall’art. 184, comma 4, del Decreto Rilancio del 2020, affidato in gestione all’Istituto per il Credito Sportivo. Con l’insediamento della Commissione tecnica di valutazione, è stato completato anche l’ultimo passaggio per attivare i due Comparti per la concessione delle garanzie e dei contributi in conto interessi in cui si articola il Fondo. La Commissione, presieduta da Andrea Cancellato e della quale fanno parte anche Lorenza Bonaccorsi ed Eduardo Gugliotta, avrà il compito di valutare l’ammissibilità preliminare degli interventi alle agevolazioni del Fondo.
Lo stanziamento delle risorse finanziarie e l’approvazione dei criteri di gestione del Fondo erano stati approvati a fine 2020 con due decreti del Ministro Franceschini, dei quali il primo firmato anche dall’allora Ministro Gualtieri. La dotazione di 10 milioni di euro per ciascun Comparto, che sarà alimentato con altri 10 milioni nel 2021, consentirà di agevolare l’accesso al credito e la riduzione del costo di oltre 100 milioni di euro di finanziamenti bancari destinati a Enti territoriali e imprese del mondo culturale.
“Interventi, iniziative e attività di tutela, protezione, conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale – spiega una nota dell’Ics – da oggi possono usufruire di un’adeguata strumentazione di supporto per il rilancio del settore culturale, duramente colpito dalla crisi indotta dalla pandemia. Garanzie fino all’80%, fino a 2,5 milioni di euro su mutui fino a 20 anni, contributi per l’abbattimento anche totale degli interessi, possibilità di apportare risorse finanziarie ai Comparti da parte di Enti territoriali e soggetti privati per costituire sezioni dedicate che aumentino i plafond disponibili, sono le caratteristiche salienti degli strumenti gestiti dal Comitato di Gestione dei Fondi Speciali di ICS presieduto da Andrea Abodi”.
L’Istituto per il Credito Sportivo, in qualità di banca sociale per lo sviluppo sostenibile dello Sport e della Cultura, con l’attivazione del Fondo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale “amplia in maniera significativa il ventaglio delle opportunità delle soluzioni offerte ai protagonisti del settore Cultura e al mercato del credito del nostro Paese. Una svolta storica per la Banca, da sempre impegnata nel settore del credito per lo Sport, ma che da oggi, con l’istituzione del Fondo e delle relative forme agevolative, si trova ad affrontare una nuova ed esaltante sfida”.
Fonte AGCULT
Patrimonio culturale
Pella: “Bene attivazione fondo dell’ICS per sua valorizzazione
L’Anci esprime soddisfazione per l’avvio operativo da parte dell’Istituto del Credito Sportivo del Fondo per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale che segna il suo debutto anche sui temi della Cultura, settore dove la domanda di credito agevolato è notevole, sia per quanto riguarda la parte pubblica che per quella privata.
Un ringraziamento particolare va al Presidente dell’ICS Andrea Abodi, al Ministro Franceschini e a tutti coloro che si sono impegnati perché questa importante innovazione potesse realizzarsi. L’Anci, che vanta con l’ICS un consolidato rapporto di collaborazione, è pronta a fare la sua parte per informare e coinvolgere i Comuni in questa nuova importante iniziativa.
Nello specifico l’Associazione sottolinea il grande interesse dei municipi per la linea di finanziamento, prevista dal Fondo, che concede mutui a tasso zero per interventi riguardanti il patrimonio e le istituzioni culturali degli enti locali (musei, biblioteche, archivi, edifici monumentali ecc.), anche attraverso forme di partenariato pubblico-privato; una linea che sarà disciplinata da un apposito bando in uscita a breve, sulla falsariga del bando sull’impiantistica sportiva, che ha trova grande apprezzamento e partecipazione da parte dei Comuni.
Tale strumento consentirà – si evidenzia – di aprire un grande cantiere nazionale, a cui Comuni, che hanno in carico la grande maggioranza dei beni e delle istituzioni culturali, saranno certamente molto interessati a partecipare. Per questo l’Anci auspica che la dotazione finanziaria finora prevista, utile a determinare un primo lotto di interventi significativi, possa essere al più presto ampliata, in accordo fra Governo e Parlamento.
“La collaborazione tra ANCI e Istituto per il Credito Sportivo è consolidata e proficua, se solo pensiamo ai quasi 2500 cantieri di sport avviati in questi ultimi anni”, ricorda Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci. “Fondata su una profonda condivisione d’intenti e su una visione ampia rispetto al ruolo che i Comuni possono svolgere per lo sviluppo e la crescita dei territori del Paese, non posso che ringraziare il Presidente Abodi per aver da subito sposato la proposta di applicare l’idea anche al settore cultura. Sono certo che raggiungeremo importanti risultati in questa iniziativa, grazie anche al supporto del ministro Franceschini”.