Subito 40 milioni di euro di risorse nazionali sull’associazionismo comunale del 2019 e circa 1,5 miliardi di euro di risorse comunitarie sul settennato 2021-2027, in arrivo per le aree interne in difficoltà. Sono questi i numeri di una giornata importante in particolare per i piccoli Comuni che portano a casa risorse significative sull’anno in corso e cifre ancor più importanti per gli anni a venire.
I 40 milioni sull’associazionismo comunale sono stati liberati dalla Conferenza Unificata, che ha dato il via libera all’assegnazione di fondi statali sull’associazionismo per le Regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto. Nelle restanti Regioni le forme associative comunali riceveranno i contributi direttamente dal ministero dell’Interno. Risorse che saranno destinate al miglioramento dei servizi e delle funzioni comunali a tutto vantaggio dei cittadini. “Uno stanziamento – ha commentato a fine riunione il vicepresidente vicario Anci Roberto Pella – che premia il lavoro di Anci e delle Anci regionali in favore delle piccole comunità, che con queste risorse potranno proseguire i processi di associazionismo comunale con meno difficoltà”. Buoni i risultati immediati e migliori quelli di prospettiva. “Il prossimo ciclo di programmazione dei finanziamenti dei Fondi strutturali europei – ricorda Pella – destinerà alle aree interne una riserva del 5% che significa, per la prima volta, 1,5 miliardi ai piccoli Comuni ed alle zone con difficoltà di accesso ai servizi di base”.
Il presidente di ANCI Abruzzo, Luciano Lapenna, commenta “Un positivo segnale sull’ associazionismo comunale per dare impulso alle necessarie interazioni tra comuni nella gestione di servizi associati. La Riserva del 5% dei fondi comunitari della prossima programmazione europea – dice il Presidente Lapenna – dovrà vederci impegnati con le Regioni nel rispetto degli impegni per cogliere uno straordinario risultato per i piccoli comuni d’ Abruzzo che sono un patrimonio collettivo dell’ identità regionale ”